FILOSOFIA

La mia filosofia di viticoltore si fonda sul Rispetto per la terra. Ogni mio sforzo è teso ad una coltivazione naturale che privilegia la manualità e le soluzioni agronomiche naturali rispetto ad altre pratiche, minimizzando il più possibile la meccanizzazione in vigna. Cercando di praticare una viticultura attenta alla qualità del suolo, alla biodiversità del territorio, alla sostenibilità ambientale e alla cura del paesaggio. In vigna ho infatti scelto di non utilizzare il diserbante, di praticare il sovescio e di non usare prodotti sistemici.
Amo seguire il ritmo naturale delle vigne avendone cura ogni giorno, intervenendo senza calendari prefissati, ma ad ogni piccolo bisogno, seguendo i ritmi della natura. Penso che seguire un protocollo prestabilito comune a tutti i territori e a tutte le situazioni senza considerare la varietà e la variabilità delle condizioni pedoclimatiche, non corrisponda a una consapevolezza nella scelta del processo di produzione del vino.
La cantina richiede memoria oltre che innovazione: le più moderne tecniche enologiche, capaci di tirare fuori il meglio da quest'uva eccezionale, si uniscono all'esperienza e alla sapienza del passato, scaturite dall'insegnamento di chi ha portato avanti questa tradizione prima me. Fare un grande vino significa poter immaginare il futuro mentre il tuo cuore abbraccia il passato.
La vinificazione delle mie uve in vino avviene attraverso la fermentazione spontanea del mosto con il semplice controllo della temperatura. Viene delicatamente decantato e solo quando strettamente necessario; Non utilizzo la filtrazione per permettere a ogni vino di esprimere appieno la sua particolare individualità.
L'uso del legno per l'invecchiamento del vino rispetta la tradizione. Infatti ho scelto di utilizzare per il Barolo sia botti da 600 che da 3000 litri. L'invecchiamento deve essere solo un delicato affinamento e perfezionamento del vino, che non va mai modificato in modo tale da dominare o intaccare le caratteristiche tipiche del vitigno e del vino base. Il vino è creato dalla terra, non in cantina.
I miei vini hanno nel succedersi delle annate caratteri leggermente diversi tra loro, espressione di una diversità e variabilità naturale che io vedo e vivo come una ricchezza inestimabile che il vino porta con sé e riesce sorprendentemente a comunicare a chi lo beve.